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  • Il_Volatore
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    N. di post: 138

    web io e te siamo d'accordo su una cosa: occorre battersi.
    Differiamo nell'analisi. La mia è, per motivati riscontri, pessimista. Tu dici che "noi italiani alla fine arriviamo al traguardo", io dico "mai come adesso abbiamo rallentato tanto". E in un mondo la cui cifra caratteristica non è lo stato, ma l'evoluzione, vuol dire che siamo fuori gara. 1800 euro? Grazie assai, io lo chiamo "adeguamento al tasso d'inflazione programmato"  ;D .

    Il fatto che poi "il concorso nazionale" altro non faccia che riproporre sempre le stesse logiche calmando nel frattempo i futuri specializzandi, è idea corrente anche tra i docenti.

    cesar
    Membro
    N. di post: 74

    Mah, per me l' unica soluzione è : togliere di mezzo voti ( ho assistito  anch ' io agli esami svolti dai figli dei prof. vergognosi!!!!!!!!!), togliere di mezzo pubblicazioni e quant' altro e fare il concorso basato solo sulla prova pratica in anonimato. Che vuol dire laurearsi con 110'? Che sei preparatissimo e che sei più preparato degli altri quindi a merito sarai tra i primi e sceglierai dove specializzarti.
    Non credo che succederà mai niente, primo perchè noi non denunciamo le oscenità (sarebbe un suicidio), e poi perchè fanno in modo di far sembrare giustificate e legali le loro scelte.
    Basterebbe che qualcuno controllasse quanti tra i dottorandi sono figli di professori stesso del Sant-Orsola.
    Non è cosi complicato in fondo e se nessuno lo fa ci sarà un motivo.
    Mi sembra in ogni modo una partita persa!

    webmaster
    Membro
    N. di post: 443

    basterebbe un concorso nazionale basato solo su un quiz non preso da un pool prestabilito. Come il test che ho appena fatto per entrare nel corso mdb a livello regionale. Semplice no?

    Anonimo
    Ospite
    N. di post: 842

    io mi sono sempre chiesto: ma che senso ha un esame dove le domande sono prese da un elenco che ti forniscono prima?
    un esame così non si limita solo a vedere chi è più bravo a impararsi a memoria le risposte? che senso ha :-\

    Anonimo
    Ospite
    N. di post: 842

    non credo sia giusto abolire il voto di laurea MA occorre una prova scritta e UNA PROVA PRATICA COL PAZIENTE…

    basta teoria…BASTA…LA BRAVURA SI DEVE VEDERE SUL CAMPO…

    INOLTRE OSEREI DIRE CHE OCCORREREBBE SENTIRE I PAZIENTI COSA NE PENSANO DEL MEDICO…insomma, valutazione GLOBALE, VERA, VERITIERA:-p

    sono pazza??

    FORSE:-p..

    webmaster
    Membro
    N. di post: 443

    si, e come e chi la valuta la prova pratica??l'unico modo di garantire l'imparzialità è il test scritto a croci.

    Anonimo
    Ospite
    N. di post: 842

    l'unico modo penso sia questo, con un test serio fatto senza che i candidati sappiano prima le risposte. e credo che si faccia così in tutto il globo tranne che in Italia. il mio dubbio ora è: è uno strumento valido per valutare l'effettiva competenza? boh
    ma non credo ci siano altre scelte se si vuol fare qualcosa
    di assolutamente imparziale….
    ma quindi non ci sarebbe più una seconda prova?

    webmaster
    Membro
    N. di post: 443

    nella mia idea no…

    patero
    Membro
    N. di post: 66

    forse è stato gia detto da qualcuno, e nel qual caso mi scuso per l'intervento ripetitivo; ma a nessuno preoccupa l'idea di essere sbattuti contro la propria volontà in un qualsiasi angolo d'italia che abbia una scuola di specializzazione?
    Così all'improvviso ti trovi a dover ricominciare tutto dall'inizio, e magari con un preavviso di un mesetto o se si è fortunati due…mha!!

    Punto secondo, se si facesse il concorso nazionale, sarebbe assolutamente impensabile valutare nel punteggio per l'accesso alla specialistica anche il voto di laurea, per manifesta mancanza di uniformità nella valutazione.

    Basti bensare che, stando a dati ufficilai, il voto medio dei laureati in medicina e chirurgia nell'anno 2008 per l'università Sassari è 111,3!!
    Per Roma La Sapienza è di 110 virgola qualcosa, e si aggirano attorno a questi valori tutte le più grandi università
    (grandi va inteso in termini quantitativi, ciò di laureati ogni anno).

    Le università più piccole hanno voti più bassi.

    Eccezion fatta per Bologna, che pur essendo un'università molto grande, che sforna ogni anno circa 300 medici, ha un voto di laurea medio di 108.

    Come si giustificano questi dati incredibili?
    Ogniuno di noi avrà mille teorie a riguardo, e tutte con una buona parte di verità.

    Io aggiungo anche lo spunto da cui nasce la mia personale ipotesi:

    a Roma La Sapienza danno: 7 punti per la tesi, 3 punti se ti laurei in corso, 1 punto se vai in erasmus almeno tre mesi, 2 punti se hai 6 lodi. In totale, puoi raccimolare 13 punti!!!
    Partendo da 97 (che è una media andante sul 26 basso credo) puoi avere 110 e lode. EVVIVA!!!

    Evviva il concorso nazionale!!! Evviva il 110 e lode all'eccellenza !!! Evviva tutti!!!

    Ps: scusate se ci sono imprecisioni nei dati che ho riportato ma sono andato a memoria… è tutto verificabile su almawelcome e googlando un po'.

    Anonimo
    Ospite
    N. di post: 842

    patero, fattelo dire…tu sei un grande!!! :-* :-*

    CLAP CLAP CLAP!!!!!!!!! INTERVENTI COME IL TUO ANDREBBERO PUBBLICATI, FATTI VALERE!!

    Nessuno fino ad ora aveva esposto papale papale le cose come hai detto tu.

    Fede
    Membro
    N. di post: 8

    Scusate se mi intrometto a metà discussione… 🙂 la riflessione di Patero secondo me è giusta, un concorso nazionale è bello solo in teoria ma come ha dimostrato lui non ci sono neanche lontanamente le basi per poterlo fare! Come ai ad esser valutati sapendo che un 110 dato a "Caro Pepe" non vale lo stesso voto dato in un'altra università???  Poi l'Italia è enerme e non tutti possono evere le possibilità di andare dove capita per mille motivi diversi… Alla fine si arriverebbe comunque a discrimanare chi non ha le solite conoscenze…
    Ciò non toglie che bisogna trovare il modo di far valere il merito e non il pedigree… Ma a una sorta di commissine estrena che fa un esame magari con una o più prove tra scitto, orale e pratica ci ha mia pensato ness? Sulla prova pratica sono cmq scettica, la parte pratica la dovremmo imparere durante i tirocini no? E per come sono (almeno a Bologna tranne poche eccezioni) servono davvero a poco…

    webmaster
    Membro
    N. di post: 443

    nel concorso per mdb non viene valutato per nulla il voto di laurea….quindi quello non sarebbe un problema se il prossimo concorso di spec lo prendesse a modello.
    E secondo me non sarebbe un problema nemmeno la mobilità….i più bravi andrebbero dove vogliono loro, e gli altri o si accontenterebbero…oppure rifarebbero il concorso….la base sarebbe cmq la meritocrazia. In America un lavoratore cambia Stato anche ogni anno, noi italiani vogliamo mangiare spaghetti in casa fatti dalla mammina fino a 45 anni. Vergogna!

    Anonimo
    Ospite
    N. di post: 842

    no web..non so se sai che io mi son iscritta a medicina a 23 anni..e non per cazzeggio mio come secondo lavoro ;D..io ora ho una stabilissima(spero) situazionesentimentale..il mi oragazzo è un medico, lavoro stabile ed ec

    POI DICONO CHE IN ITALIA NON SI FANNO FIGLI, NON SI FORMANO FAMIGLIE…E CON QUALI PRESUPPOSTI?? ;D

    io, per come stanno le cose, appendo la laurea al chiodo e mi metto a fare la cucitrice, a sto punto..ripeto non si tratta di volere stare in famiglia (vivo lontana dai miei da 11 anni…ma divoglia di una caspita di stabilità…non è colpa mia se mi sono innamorata…)

    E SE SI FACESSE UN CONCORSO REGIONALE???.:-p CIOè..UN CONCORSO NAZIONALE ma IN PICCOLO ;D ;D…uff come spiegarmi: chi ha studiato a bologna, modena etc…puo' concorrere per la regione emilia romagna…e cosi per il resto d'italia…

    oppure…chi pensa ragionevolmente di avere una situazione che lo vincola ad una data città, fa il concorso PER QUELLA REGIONE…

    patero
    Membro
    N. di post: 66

    Grazie istet sarà che ho le idee chiare perchè mi preoccupa non poco il discorso specialistica, quindi, ahimè, mi informo…

    Cmq ritornando in tema: l'italia non è l'america, per fortuna!!
    Non mi sognerei mai di prendere a modello socio-culturale un paese come gli usa, sia perchè idealmente lontano dai miei parametri prettamente europei, sia perchè tecnicamente sarebbe impossibile mutuare il loro modello di lavoro.

    Un paio di motivi potrebbero essere che:
    -qui, un lavoratore con contratto a tempo indeterminato con stipendio di 1200 euro se va in banca a chiedere un prestito per la casa gli dicono "ti do al massimo l'80% del valore dell'immobile che vuoi comprare (così se non paghi io mi ciulo la casa e la rivendo senza rimetterci niente) e comunque non ti offro più di 130 mila euro".
    -Con 130 mila euro nella stragrande maggioranza dei casi non riesci a metter su casa (artigiani, volture, notai, arredamento…di certo casa con due camere da letto cucina  e bagno hai difficoltà a trovarla a sto prezzo)

    Non oso immaginare se sei un tipo di lavoratore che cambia nell'arco della vita 3-4-5 mestieri come possano trattarti le banche.

    Dall'altra parte:

    -Lì in america danno soldi molto più facilmente, anche a persone con scarsissime coperture finanziarie (vedi crisi economica di oggi);
    -le case costano meno;
    -non c'è una fiscalità alta come in italia, non pagano 400 euro una bolletta del riscaldamento in inverno, 220 quella elettrica d'estate ed un pieno alla macchina 80 euro, fattori per cui sei costretto ad avere comunque per forza una buona liquidità per campare mese per mese;
    -l'edilizia privata è spesso e volentieri la norma (qui si comprano solo appartamenti da costruttori-speculatori che guadagnano al netto un buon 100% al metro quadro; fatecele costruire da soli le case così paghiamo 100 mila euro per duecento metri quadri di casa…)

    Chiariamoci, sono chiacchiere da bar, io non sono un esperto di usa, ma per quanto ne so io, lì il lavoro mobile funziona ANCHE per questi motivi…

    E poi, devo cambiare ancora una volta città!!
    Stavolta non dovrò più rinunciare a mammina ma ad amici, ragazza, beni materiali mobili ed immobili, andare in un altro posto e diventare amico dei miei colleghi di lavoro (visto che dubito che avrò buone possibilità di conoscere gente diversa, facendo 12 ore e passa di lavoro in ospedale!!! ) Che voglia!!!

    Anonimo
    Ospite
    N. di post: 842

    PATERO FOR PRESIDENT… :-* :-*

    Proviamo a fare due conti…volenti o nolenti a che età, in media, ci si laurea in medicina??

    siamo ottimisti e diciamo a 25 anni…ok? ;D

    esame di stato…mettiamo 26??

    esame di specialità…diciamo 27???

    (mentre lo scrivo io manco ci credo… ;D)

    e se nn va?? 28???

    e se non va bene di nuovo?? 29?? etc etc…nel frattempo gli anni passano, e grazie a Dio per fortuna,molti di noi non sono dei robot…hanno affetti…

    E POI CHI è CHE DICE CHE NOI SIAMO BAMBOCCIONI???

    E la domanda sorge spontanea: fuss ka fuss che in altri paesi dove vige il concorso nazionale,  l'università non chiede solo soldi, ma offre anche dei SERVIZI (oltre alle belle cose enunciate da patero)??

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