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Buonasera, mi chiamo Roberto e sono un ragazzo di 25 anni. Vi scrivo sperando che possiate aiutarmi ad affrontare un lungo e tortuoso periodo che sto vivendo nella mia vita universitaria. Dopo aver conseguito una laurea triennale delle professioni sanitarie (nello specifico tecniche di radiologia), sono riuscito ad entrare a medicina. Era molto contento della scelta, dato che avevo provato il test di ingresso 3 anni prima, quando ero poi entrato a tecniche di radiologia. Il primo anno di corso è andato bene, non ero tra i primi del corso ma nemmeno tra gli ultimi, sono riuscito a finire tutti gli esami del primo anno nell’appello invernale del secondo anno, con la media del 26. Da li in avanti avrei dovuto solo pensare a dare gli esami del primo semestre del secondo anno, che nel mio corso di studi sono rappresentati da neuroanatomia e dalla fisiologia I (fisiologia degli apparati, escluso sistema nervoso ed endocrino che sarebbero stati trattati nell’esame di fisiologia II). Da quel momento li mi sono bloccato totalmente, e sono due anni che sono totalmente fermo come esami. Neuroanatomia e Fisiologia I mi sembrano due pareti lisce ed insuperabili. Ho provato di tutto: a studiare sui libri, a studiare sulle sbobinature, a fare dei riassunti, a fare delle mappe concettuali, anche più e più volte, ma niente è servito. E’ come se avessi paura di quegli esami, e la paura mi blocca, impedendomi totalmente di memorizzare, come se dentro sapessi già di non farcela. Eppure ho dato esami come anatomia umana e biochimica, che non sono di certo più facili di questi, solo che con questi due mattoni mi sono perso. Ora sono a due settimane dagli esami, se non li passo inizierò il mio terzo anno di “nulla” e ciò mi sta demoralizzando sempre di più. Quello che vorrei sapere da voi è come vi organizzate con gli esami, qual è il vostro metodo di studio? E soprattutto, come gestite l’ansia e la difficoltà nel preparare l’esame? Vi siete mai sentiti “bloccati”?
Grazie in anticipo a tutti coloro che risponderanno.Ciao Robby 90, non posso esserti molto utile per consigli sullo studio perchè anch'io sono nella tua situazione, da molto più tempo, però vorrei esprimerti tutta la mia solidarietà e incitarti a non mollare. Credo che sia molto difficile trovarsi indietro con gli esami, non riuscire a procedere e vedere gli altri che macinano esami continuamente, specialmente in un ambito competitivo come quello di medicina. Capisco molto bene la sensazione di sentirsi a priori di non farcela, di vedere gli esami come macigni insormontabili, e l'ansia che attanaglia. Oltre all'ansia di sbloccarsi c'è quella del tempo che passa, l'autostima che non ha rinforzi positivi etc. Tutti questi fattori negli anni mi hanno portato a buttarmi giù terribilmente per anni senza trovare vie d'uscita. Spero non sia il tuo caso, ricordati che ognuno ha la sua strada e il suo percorso e tu hai davanti tutto il tempo per ripartire con serenità. Detto questo, ti auguro con i consigli dei colleghi di trovare un tuo metodo e una tua motivazione e di portare a termine i tuoi sogni. In bocca al lupo!
Ah dimenticavo, ti consiglio di unirti al folto gruppo dei fuori corso di medicina di bologna che trovi su facebook, un sacco di informazioni utili e supporto, materiale e magari compagni di sventure e studio!
Ottime entrambe le risposte di mi :).
Ti aspettiamo sul gruppo dei fuoricorso (se non lo trovi, scrivimi un messaggio qui o su facebook)!Ciao Roberto, non sei né il primo né l'ultimo con questo tipo di problema. Condivido in pieno anche la risposta di mi, situazione nella quale, in un certo senso, mi ritrovo anche io. Per il metodo di studio, non sono di certo nella posizione di dare consigli, ma ho notato che l'unico metodo di studio che funziona quando tutto il resto fallisce, quando la testa non ci sta o quando la mole dell'esame è enorme (o quando l'ex non piace, può capitare) è di farsi dei riassunti (più o meno discorsivi) e ripeterli. Cioé leggersi il paragrafo / capitolo, e ripeterlo immediatamente. Questo metodo, per esperienza, è quello più stressante ma, a mio umile parere, quello che funziona di più. Leggersi semplicemente le diapo, farsi i riassunti e non ripeterli nel giro di poco tempo, leggere il libro, ecc. va bene, ma solo nella fase iniziale di preparazione di un esame. Mi spiego nuovamente: ti fai lo schema / riassunto del VII nervo cranico (parlando appunto di neuroanatomia che devi dare) e lo ripeti immediatamente. Una cosa che a me è servita per neuroanatomia e anatomia è stata ripetere guardando il netter, come se dovessi fare lezione a qualcuno che non ha un'idea di anatomia.
Se esistono delle buone sbobine/riassunti fatte bene solitamente studio su quelle, anche se quasi sempre sono da integrare. Ad es. per fisiologia degli apparati studiai quasi interamente sulle dispense dello student office senza farmi schemi miei (fermo restando che il miglior metodo di memorizzare è, purtroppo, ripetere).
Altro consiglio che posso darti (ripeto, con umiltà, e visto che ho purtroppo imparato dai miei tanti, troppi errori personali) è di concentrarti su 1 esame fino a quando non lo passi. Inutile studiare esame xyz, arrivare a 3 giorni dall'appello, decidere di metterlo da parte e prendere in mano l'ex xxx perché l'appello è magari più comodo e hai piu possibilità di passarlo. In questo modo io ho perso letteralmente anni, non semplici mesi. Concentrati sull'esame xyz fino a quando non lo passi, anche se ci metti 3 o 6 mesi. Intanto l'avrai passato.
Ultimo consiglio è un compagno di studi. A me è servito e mi servirebbe ancora, certo non è facile trovare qualcuno di compatibile per metodo di studio / esame da preparare, ecc.
Vorrei tanto aggiungere le mie considerazioni personali sul metodo di insegnamento del nostro CdL e dei nostri prof (da schifo e antiquato, con solo lezioni frontali con 200 studenti), sugli esami orali (che non si fanno praticamente in nessun altro Paese europeo), ecc. ma questa non è la sede e il momento per farlo.
In bocca al lupoNon so come ringraziarvi per le vostre parole, credetemi che quando ci si sente un po' alla deriva come il sottoscritto anche leggere queste cose fa la differenza. Studiare e ripetere a piccoli pezzi penso sia una buona trovata, anche se personalmente vorrei ridurre drasticamente il numero di schermi/riassunti che faccio. Riassumere e schematizzare gli appunti e/o le dispense ha senso solo se c'è un argomento particolarmente ostico, secondo me, altrimenti è come fare il riassunto di un qualcosa che è già un riassunto. Quando invece devo studiare dal libro schermatizzare diventa per me un obbligo, almeno cerco di estrapolare il succo dal libro che solitamente è sempre particolarmente prolisso. Io ho la tendenza ad essere un amanuense, penso di aver scritto e riscritto i riassunti di neuroanatomia almeno 4 volte in questi anni, ovviamente poi non mi ricordavo più un tubo, non ero soddisfatto, magari c'era qualcosa di incompleto, magari quelle dispense e/o appunti erano meglio, oppure abbandonavo neuroanatomia per passare a fisiologia … insomma, come organizzazione un disastro totale, tipico di chi non conclude mai niente e non sa dove sbattere la testa. Ora mi trovo più o meno così, settembre è già iniziato da 4 giorni, dovrei essere prossimo agli esami e quindi anche a buon punto anche con lo studio, e invece "il naufragar m'è amaro in questo mare" fatto di dispense, di appunti e di libri, e ripeterò nuovamente l'anno. Se non trovo presto la volontà o il modo di uscire da questo incubo (cosa che ritengo sempre più difficile, perchè non è un "periodo" no, ormai sono "anni" no) mi converrà trarre le giuste conclusioni. :'(
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