Recentemente in Italia ci sono stati 2 casi di ricercatori – precari Italiani che hanno alzato la loro voce contro il sistema universitario Italiano, per denuncia le storture, le raccomandazioni, la sporcizia anti-democrazia che imperversa nei nostri Atenei.
I loro nomi sono Philip Laroma Jezzi e Matteo Fini e le loro storie sono state ampiamente documentate dalla stampa italiana ed internazionale.
http://www.corriere.it/cronache/17_settembre_26/uomo-denuncia-firenze-inchiesta-arresti-professori-852e47ee-a22b-11e7-b0fb-3ce1a382cc56.shtml
http://www.linkiesta.it/it/article/2017/11/25/luniversita-e-una-puttana-per-cambiarla-si-dovrebbe-ripartire-da-zero/36300/
Ma cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che oggi un professore universitario Italiano è arrivato lì in quella posizione perchè necessariamente colluso, necessariamente è dovuto scendere a patti con un Sistema marcio, malato, e quindi entrare, suo malgrado, a farne parte in modo effettivo?
Insomma: i professori universitari Italiani si dovrebbero tutti vergognare di quello che sono??
Sono professore universitario, conosco benissimo i limiti e i demeriti (anche i meriti) della mia istituzione, spesso litigo con i medici del mio ateneo, e tuttavia quella roba lì mi pare proprio qualunquismo.
In ogni modo i casi singoli dei trombati e di coloro a cui non hanno riconosciuto il sublime merito, vanno diretti eventualmente alla magistratura, o al medico psicologo curante, a seconda dei casi. Ma non possono essere oggetto di attacco all’intera categoria, così come, suppongo, non si processano tutti i medici, se un medico sbaglia, o un paziente protesta (magari a torto).
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Claudio Marazzini
Presidente dell’Accademia della Crusca
Università del Piemonte Orientale
Dipartimento di Studi Umanistici
Piazza Sant’Eusebio, 5 – 13100 Vercelli (VC) – tel. ufficio: 0161-228331
http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Marazzini