C’è un mito da sfatare.
Nella pratica clinica quotidiana si vedono molte pazienti che sono invitate dal proprio oncologo, durante la terapia con tamoxifene, a sottoporsi allo screening del cancro uterino mediante ecografia o isteroscopia.
In realtà, fin dal 2000, ci sono autorevoli pubblicazioni che sconsigliano questa pratica, citando un aumento per esempio dei falsi positivi con lo screening.
‘Do not harm’ è la prima regola per cui in USA questo screening durante la terapia con tamoxifene è sconsigliato: cioè non creare danni psicologici e fisici inutili ad una paziente già sottoposta a stress.

Bibliografia:
– Runowicz CD. Gynecologic surveillance of women on tamoxifen: first do not harm. J Clin Oncol. 2000.
– ACOG Committe Opinion. Tamoxifen and uterine cancer. Obstet Gynecol. 2006.